Smart Working asintomatico
È possibile ritornare alla vita di prima?
Quant'è cambiata la nostra realtà e quanto siamo cambiati noi in un paio di mesi?
Ipotizziamo che domani venga creato un vaccino e diffuso a tutto il mondo in una settimana.
Ora possiamo riprendere tutte le attività quotidiane senza problemi di distanziamento, assembramento, mascherine, guanti, eccetera.
Dopo due mesi in cui:
Chi è rimasto a casa, ha sfondato il divano terminando il catalogo di Netflix e Prime Video, ha cucinato l'impossibile, ha riordinato tutto quello che trovava in casa e ha completato tutte le attività lasciate in stand-by con la scusa di non aver tempo (se invece non l'avete fatto, vuol dire che quella cosa non la farete mai nella vostra vita) come pensate possa riprendere la vita frenetica di prima senza lamentarsi che alla fin fine in quarantena si stava bene?
Chi ha scoperto lo smart working e può lavorare da casa, vicino alla propria famiglia, senza dover prendere l'auto e macinare chilometri, magari cercare un parcheggio e correre a timbrare in tempo per poi passare la maggior parte della giornata con qualcuno che non sopporta da chissà quanto, come può tornare alla vita di prima senza rimpiangere questa quarantena?
Chi ha sempre lavorato in questi mesi impegnati, difficili, estenuanti o massacranti, ma quando rientrava trovava il calore del marito/la moglie ad aspettarlo/a e l'entusiasmo dei figli carichi d'energia perché durante la giornata non erano stanchi da compiti, attività extra scolastiche e dal continuo scaricamento da una parte all'altra, come può pensare "prima si stava meglio"?
Ho sentito di persone che non erano più una famiglia costretti a stare assieme, oppure chi è stato costretto a stare lontano dalla persona che aveva scelto e con la quale avrebbe voluto trascorrere e condividere questo tempo.
Anche in questi casi, la reclusione casalinga dovrebbe aver insegnato qualcosa: non trovate scuse per posticipare il cambiamento, anche se difficile, che vi farà faticare ma vi regalerà poi enormi soddisfazioni.
Non date per scontato che domani sarà tutto come oggi, perché domani per imprevedibili cause potrebbe diventare dopodomani o ancora dopo.
I piani futuri di quasi tutta l'umanità sono stati posticipati al 2021.
Potreste contestarmi che la faccio troppo semplice.
È invece sempre troppo facile trovare dei lati negativi e lamentarsi, ma non dimentichiamoci mai che tutto ha anche dei lati positivi.
Personalmente dopo quello che ho visto, sentito e vissuto in questa prima parte del 2020 sono convinto che indietro non si torna e nemmeno vorrei tornarci.
Abbiamo perso tanto e scoperto tanto altro.
Non gettiamo questa esperienza difficile ma rara nella giungla del dimenticatoio, anzi facciamola diventare parte delle fondamenta del nostro cambiamento e della nostra evoluzione sia nella vita privata che quella lavorativa.
Lo sapevate che…
Smart working è uno pseudoanglicismo, in inglese questa modalità di lavoro si chiama working from home, oppure remote working.
In inglese smart working ha un altro significato: indica una modalità di lavoro flessibile con processi migliorati e ricorso a tecnologie e strumenti che rendono il lavoro più funzionale perché agiscono in modo “intelligente” (smart).
Aziende, politica e media italiani usano impropriamente l’anglicismo smart working come sinonimo di quello che la legislazione italiana identifica come lavoro agile.
Vi consiglio di approfondire l’argomento al seguente link: http://blog.terminologiaetc.it/2020/03/09/significato-smartworking/
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