Sapersi Vendere

Trovare un lavoro non è altro che riuscire a vendere il proprio tempo e le proprie capacità.

Immaginate di trovarvi in mezzo a una folla di persone che urlano quello che hanno fatto e cosa sanno fare (o meglio credono), forse urlando più forte riuscirete a ottenere l’attenzione?
E se invece foste gli unici ad alzare la mano?

Non è più sufficiente mostrare un riepilogo di quello che avete fatto fino ad oggi, come fanno tutti, per poter ottenere quello a cui ambite.

Non esiste un curriculum passepartout

Per ogni tipo di lavoro dovete trovare il corretto modello/stile da applicare al vostro curriculum.

Esistono però delle caratteristiche che è bene esporre per dimostrare che si è a conoscenza di determinati argomenti per agevolare l’azienda a capire come potervi inquadrare nella loro realtà.

Ci guadagnerete anche voi perché, se assunti, eviterete di essere sbattuti da una parte all’altra, non trovando una precisa area di competenza nella quale crescere.

Contenuto del curriculum

Quando incontriamo per la prima volta una persona, gli appicchiamo addosso un'etichetta che, statisticamente parlando, durerà per 2 anni e se anche le sue azioni fossero in contrasto con il nostro giudizio, inconsciamente cercheremo sempre qualcosa che confermi la nostra prima impressione.

Per lavoro vedo diversi curriculum e credetemi che sono imbarazzanti, fatti veramente male, senza un’impaginazione coerente, disordinati e per la maggior parte privi delle informazioni realmente utili al datore di lavoro e consulente del lavoro per valutarvi nel modo corretto.

L’attenzione del lettore è medio-alta all’inizio per poi rapidamente ridursi.

Cercate di essere sintetici, esaustivi e di rientrare in una pagina, al massimo due, senza però spezzare la categoria che state descrivendo.

Non immaginate quanto sia difficile mantenere alta l’attenzione e la motivazione tanto da capovolgere il foglio per continuare la lettura.
Solamente se realmente interessati si arriva a cercare l’informazione oltre a quella barriera.

Le principali informazioni che saranno registrate sono le prime cosa letta, forse l’ultima e sicuramente quelle negative dal punto di vista del selezionatore.

A colpo d’occhio un curriculum pieno può risaltare rispetto a uno scarno, ma passata la prima scrematura, nella fase di approfondimento dei candidati molti dettagli potrebbero essere positivi o negativi a seconda di chi li giudicherà con il suo metro di valutazione.

Decidete bene cosa approfondire perché potreste finire con il fare qualcosa di cui avete la competenza, ma non vorreste che diventasse la principale attività quotidiana.

Ordine degli argomenti

Anche qui non esiste un ordine unico, ma esiste il corretto ordine a seconda di voi stessi e di cosa volete raggiungere.

Ovviamente se l’offerta di lavoro è attinente ai vostri studi, date la precedenza all’argomento istruzione, oppure se lavorate, verrà prima l’argomento esperienze lavorative.

Se invece volete cambiare settore e proporvi per un impiego più attinente ai vostri interessi personali e attività extrascolastiche/extra lavorative, partite con argomenti come obiettivi e capacità personali.

Ambito sottovalutato da molti è quello dei dati personali.
Oltre a nome e cognome, indicate sempre il codice fiscale, la data di nascita (e non l’età, sennò rischiate di inviare cv sbagliato se non lo aggiornate), lo stato civile (esistono ancora discriminazioni in questo ambito) e soprattutto il numero di cellulare e una e-mail che consultate spesso (siamo nel 2020 e tutti dovrebbero utilizzarla).

Incentivi e Agevolazioni

Questo è un argomento “tecnico” tanto importante quanto assente nei curriculum.

Nella maggior parte dei casi sarete considerati un costo "necessario".
Per avere maggiori possibilità rispetto a un altro candidato, quindi, dimostrate che voi siete meno costosi. Ma come fare?
Indicando se avete diritto a eventuali sgravi contributivi. 

Attualmente sono in vigore le seguenti agevolazioni:

• Sgravio under 30
  se avete meno di 30 anni e non avete mai sottoscritto contratti a tempo indeterminato, il vostro datore di lavoro potrà usufruire della riduzione dei contributi per 3 anni.
• Sgravio Neet
  se avete meno di 30 anni e siete disoccupati iscrivetevi al programma Garanzia Giovani (http://www.garanziagiovani.gov.it/), chi vi assume potrebbe usufruire di una riduzione dei contributi per 1 anno.
• Giovani genitori
  Se siete genitori con meno di 35 anni, iscrivetevi alla banca dati dei giovani genitori (tramite il sito dell’INPS, è necessario avere il solito PIN, nella sezione guide del sito trovate le istruzioni per richiederlo). Se assunti a tempo indeterminato, il datore di lavoro potrebbe avere un bonus di 5.000 euro, a seconda della disponibilità dei fondi stanziati dal governo.
• Over 50 disoccupati da almeno 12 mesi
  Se avete più di 50 anni e siete disoccupati da almeno 12 mesi (richiedete l’attestazione al centro per l’impiego), il datore di lavoro potrebbe usufruire della riduzione del 50% dei contributi da 12 a 18 mesi.
• Donne (di qualsiasi età) disoccupate da almeno 24 mesi
  Questa agevolazione è simile alla precedente ma riguarda le donne di qualsiasi età che siano disoccupate da almeno 24 mesi.
• Apprendistato
  se avete meno di 30 anni potreste essere assunti come apprendisti. In questo caso la normativa è molto variegata e piena di variabili che il datore di lavoro dovrà considerare.
  Per agevolare l’analisi di eventuali precedenti periodi di apprendistato, siate precisi con le date e le mansioni per le quali eravate stati assunti.
  Se ne siete a conoscenza, anche in maniera solo accennata, indicate eventuali sgravi che i precedenti datori di lavoro hanno usufruito nei vostri confronti. 

Stile del curriculum

C’è stato un periodo in cui andava di moda la compilazione del curriculum Europass, lasciatelo perdere a meno che non sia richiesto direttamente dal selezionatore.
Potete ispirarvi a quel modello ma cercate di renderlo personale.

Non sapete come impostare il formato e lo stile?

Se avete un account Google, accedendo a google documenti troverete diversi modelli.

Oppure se utilizzate word direttamente dal pc, potete scaricarne direttamente dal sito di office al seguente link: https://templates.office.com/it-it/curriculum-e-lettere-di-presentazione

Evitate di inviare il curriculum in un formato modificabile. 

Se usate font particolari potrebbero non essere installato nel PC di chi riceve il vostro CV, meglio salvarne una copia in PDF.

Infne, conservate sempre una copia del curriculum nel telefono, così da poterlo subito inviare nel caso troviate un annuncio o vi venga richiesto in situazioni inaspettate.

Privacy

Sembra superfluo ma ultimamente la normativa si sta evolvendo (e complicando) in materia di privacy.

Piuttosto che non indicare nulla, vi consiglio di riportare la seguente frase nel piè di pagina:
Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 GDPR 679/16.

Se non lo fate, le aziende in regola con la normativa sulla privacy potrebbero dover cancellare il vostro curriculum perché non autorizzati a conservare i vostri dati.

Se volete approndire la questione, consiglio questo articolo: https://www.ticonsiglio.com/autorizzazione-trattamento-dati-personali/

Storico rilasciato dal centro per l’impiego

Il curriculum è un modello che non ha alcuna validità a livello normativo, quindi, vi potrebbero  richiedere uno storico rilasciato dal centro per l’impiego che riporterà tutte le effettive date e le tipologie dei vostri contratti di lavoro.

Morale della puntata

Evitate di indicare nel curriculum date o contratti errati (niente bugie, altrimenti verrete sgamati) e richiedete già uno storico al centro per l’impiego, prima dell’eventuale colloquio.

Comunicare non vuol dire solo parlare, ma significa raggiungere il proprio interlocutore.

Possiamo comunicare senza parlare, ma utilizzando altri canali e lavorando sul modo di vestire, il comportamento, i gesti che facciamo.

Il curriculum deve essere il vostro biglietto da visita.
Volete che finisca nel cestino o che emerga dalla marea di carta?

Chi ben comincia è già a metà dell’opera.

articolo aggiornato al 30.12.2019