Se tornassi indietro...

Presente

Viaggiare nel tempo è un argomento che amo.

Sono un sostenitore dell'impossibilità del viaggiare indietro nel tempo (se escludiamo lo spostarsi tra i diversi fuso orari, infatti uno dei miei sogni è quello di viaggiare a capodanno tra un fuso orario e l'altro solo per il gusto di farlo, non mi interessano veramente i festeggiamenti), ma adoro immaginare e discutere su cosa comporterebbe modificare il passato.

Alcune teorie sostengono che si modificherebbe il presente come accade in Ritorno al Futuro, con un Marty Mcfly che tende a sparire quando si intromette nella storia dei suoi genitori, oppure la distorsione del suo presente a causa dell’almanacco sportivo.
Altra ipotesi è la creazione di diverse linee temporali (o multiversi come ci insegna la cara Marvel/Disney), per non parlare poi dei paradossi che si andrebbero a creare (tra questi il più famoso è diventare nonno di se stesso, recuperate Futurama 3x19).
Ho pochissima fiducia nel genere umano perché siamo già bravi a incasinare il presente e ce ne freghiamo altamente delle conseguenze future che generano le nostre azioni, quindi pensate cosa succederebbe se potessimo modificare il passato.

Passato

Nonostante ciò, quante volte ci siamo detti "se tornassi indietro farei così" oppure "non farei più queste scelte".
Quando qualcosa non funziona o non va per il verso giusto (in quel momento) la prima cosa che facciamo è pensare di aver sbagliato in passato e recriminare sull'occasione persa o come sarebbero andate le cose diversamente.

Assodata però l'impossibilità di farlo, perché invece non provare a fare questo ragionamento quando state facendo qualcosa di positivo: se tornassi indietro senza mantenere la consapevolezza dell'attuale presente (cioè il futuro se fossi nel passato) farei le stesse scelte che mi hanno portato alla mia attuale situazione? Cosa mi ha portato a fare quelle scelte nel passato?
Imparare a farlo non è certo facile, ma diventa necessario per superare determinate situazioni che si dovranno affrontare prima o dopo, per poi passare al secondo livello ossia porsi la stessa domanda proprio quando c'è qualcosa che non funziona.

Ho la fortuna di non essere mai stato obbligato a fare determinate scelte e di aver avuto sempre la possibilità di decidere autonomamente.
Ovviamente ho ricevuto consigli (quasi mai ascoltati) o pareri basati sulla realtà della persona che mi parlava, ma alla fine ho fatto di testa mia.
Ho fatto delle scelte sbagliate? Sì, ma in quel momento mi sembravano quelle giuste.

Impara dai tuoi errori

L’ho sentito dire molte volte e me lo sono anche ripetuto tante altre proprio per farmelo entrare in testa, ma ho realmente imparato dai miei errori?
Forse si, forse no e nemmeno escludo di rifarli perché la mia situazione è diversa da allora.
Personalmente ho trovato più utile l'esercizio di analizzare le proprie scelte, accettare l'errore e andare avanti.

Futuro

Le scelte che facciamo tutti i giorni determinano il nostro futuro, ma conoscere già quello che ci aspetta, non comporterebbe l'automatica modifica del futuro stesso? 

Se ci venisse detto che avremo un futuro negativo ci lasceremmo deprimere o ci impegneremmo a migliorarlo, e se proprio quel impegno nel cambiare le cose fosse la causa del futuro negativo?
Nel caso invece ci venisse detto che il nostro futuro sarà fantastico continueremmo a fare quello che stavamo facendo o inizieremmo a tirare i remi in barca tanto andrà bene in futuro?


Solo l'immaginare di poter viaggiare nel tempo ci apre infinite possibilità e domande senza risposta ma che mettono in moto i nostri neuroni e ci fornisce anche qualcosa di concreto e utile: come vivere e affrontare il presente.

Un monaco tibetano alla domanda "come essere felici ogni giorno?" ha risposto:
Voi occidentali dovete imparare a vivere il presente, perché siete ossessionati da passato e futuro.
Però il passato non torna e non è modificabile, mentre il futuro è un'ipotesi, ipotizzate di averlo ma non esiste ancora.
Imparate a vivere ogni giorno come un nuovo inizio.